destionegiorno
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Non scrivo Poesie, utilizzo semplici parole come colori gettati su una tela. Nessuna pretesa, solo desiderio di raccontare, condividere ciò che il cuore intravede. Nella semplicità e banalità di un nome (Poexes) ho racchiuso e rinchiuso tutte queste "immagini" di pensiero, lasciando scorrere ogni ... (continua)
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Conosco l'attimo
posto e riposto in un sogno
che violento e magico
travolge l'ultima paura.
Conosco e credo
un... leggi...
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Oltre ad un tramonto ...
c'è un alba, un nuovo tramonto.
Oltre ad un tramonto
c'è l'occhio dell'anima che attende
i passi del cammino dei sogni.
Oltre ad un tramonto
c'è il fiato della speranza,
le labbra del vento,
una... leggi...
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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte |
Andrea Sargenti
Se fosse
semplicemente banale
raccontarti di parole
di pensieri,
di emozioni fragili.
Se fosse
semplicemente semplice.
Ogni volta
che mi chiedi se ti voglio bene,
mi togli il fiato.
Vorrei che questa vita
mi regalasse il dono
di un istante magico,
in cui poterti dire
la misura del mio cuore.
Ma le parole non sono sufficienti,
e la magia
si nasconde in una vita
ancora da venire.
Ogni volta
che un tramonto ruba la mia anima,
penso a cosa vorrei dal cielo.
Un tuo sorriso, sentire la tua voce,
rubare anche solo per un attimo,
un attimo egoista e ladro,
quella stella nascosta
nell'anima del tuo cuore.
Ogni volta
che la mia quotidianità
mi racconta chi sono e chi rimango,
dico grazie al destino.
Tu esisti,
Esisti perché ti sento,
ti sento nell'aria che respiro,
ti sento
nell'umida freschezza della pioggia,
ti sento nel profumo
dell'erba appena tagliata,
nel profumo dei pini
avvolti dalla nebbia.
Ogni volta
che il destino mi regala il tuo viso,
riconosco che un attimo
o cento anni,
non sono sufficienti
per capire le ragioni del cuore.
Le parole
come burattini indifesi
si nascondono
nell'affinata finzione di una vita,
e riconosco,
nella pazzia dei mie pensieri,
che mentirei anche al diavolo in persona,
pur di non perdere
il piacere del tuo viso.
Ogni volta
che lascio fuggire le parole
con la scusa
di essere poeta,
riconosco
la miseria e la ricchezza
la misura smisurata
di sentimenti veri |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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