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Antonella Garzonio
Inverno
Natura
Per le vie ancora deserte
regna un silenzio quasi surreale,
rotto solamente
dal dialogar di due allodole,
appollaiate sui rami nudi
di un albero.
Una luce rossastra illumina le case,
ai bordi delle strade
merletti di una vecchia nevicata.
Lo sbuffo dei camini
ricorda che la primavera è lontana,
mentre, di lontano,
s' ode il rintocco delle campane.
È tempo di levarsi,
s'alza la nebbia che, come un sipario,
scopre i fili di un viver a volte incomprensibile.
Inverno nell'anima incattivita dalla vita,
freddo il cuore che ha smesso di battere,
fra noi regna il silenzio.
La primavera non verrà,
l'estate l'ho già dimenticata.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:
«L'inverno a me piace molto, mi da un senso di pace rinchiusa in casa al caldo un senso di protezione... nei tuoi versi si respira fumo di camino acceso e quanto mi piace. Il rinnovarsi delle stagioni che nell'inverno prendono fiato e noi con loro...!»
«verrà la primavera e poi l'estate, abbiamo momenti di vita così ma in fondo credo che l'unica cosa a non aver rimedio sia la morte, un vecchio proverbio reggino dice: morti nommi veni e guai ca pala -morte non arrivi e guai a palate- molto bella anche se triste la poesia.»
«L'inverno è bello, certo non quello del cuore dove spero ci sia sempre il sole. Versi con immagini molto belle anche se un po' malinconiche ma che non tolgono spessore alla poesia. Piaciuta.»
«Testo triste ma intenso. In una descrizione metaforica delle emozioni e delle tristezze che sconvolgono l'anima. Il testo fluido struggente commuove. Grazie per la tua poesia che ci offrì con passione.»
«Stati d'animo e passaggi della natura con salti stagionali che indicano improvvise incomprensioni. Accostamento di immagini e metafore delicate ed espressive»
«Complimenti, mi hai proprio dato l'impressione dell'inverno, hai tinteggiato un po qui e la'; per quanto riguarda il cuore, dovrebbe sempre essere scaldato dal tepor d'un camino! Bella.»
«Un salto nel tempo con un “particolare” motore poetico espresso in una visione degli occhi che prendono colori e sensazioni da ciò che sentono, che ascoltano più che vedere e descrivono i moto interiori del pensiero. Molto suggestivo Il percorso di sensazioni lasciate al lettore. Così leggo.»