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 Mai conobbi il nome di quel frate
piegato a sacri libri d'antichi saggi,
in oscuro tempio del pensiero
che umana forza volge l’intimo più atroce,
perché stolto, chino, e quasi cieco
azzanna sol passioni della carne.
Avvitata biblioteca d’ogni intelletto
rivolta verso l’ultimo sapere,
segreta stanza d’ogni sortilegio
inciso dal piacere di far male.
Non fu per questa sorte il suo veleno
nascosto dentro l’angolo del libro,
per nere lingue e dita lerce e insane
nell’estro del maestro d’ogni tempo.
- Arguto saio d'eccelsa mente assolta
ma mai in eretica virtute! -
Di notti gelide è il mio sudato corpo
giovane fanciulla persa e fragile,
senza mai aver taciuto alcun amore
se non peccato atroce dentro il male.
La neve candida si scioglie
nelle mani di chi morte
ormai attende,
se il fuoco, gran benefattore,
pulirà le menti dei potenti.
Bruciano e spaventano le fiamme
come falsi manti di purezza,
armati solo da ignoranza piatta
d’un mondo andato infine alla deriva.
Chiesa che nulla vede davanti al morto
amico solo di se stesso,
la fede di quel monaco ha distrutto
l’anima greve rimasta dentro un pianto.
Che Santa è l’Inquisizione?
Uccide ogni semplice morale,
inutile pregare con chi vuol disprezzo
e poi condanna dentro al falso tribunale.
Giudicami uomo per il cuore mio,
per lo sguardo triste di una rosa,
del castello resta il ricordo amaro
un angusto e tetro luogo senza Signore Iddio. | 
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«Rivisitazione del personaggio femminile nel film "Il nome della Rosa"...nel nome della Santa Inquisizione.
(Foto da web)» |
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Commenti di altri autori:
«direi eccellente ogni verso ti prende ed arriva dritto al cuore... bravo l'autore nel rivisitare un testo non facile, un tema non facile... con un verseggio incisivo e molto bello un inchino a questa meraviglia»
«Mamma mia sei un maestro di versi fatti con ardore ... di una storia cosi difficile ogni tuo verso entra come una lama dentro ...»
«IN NOME DELLA ROSA, il capolavoro letterario che tratta dell'oscura pagina della chiesa cattolica l'INQUISIZIONE, ha dato al nostro Poeta lo spunto per scrivere versi magistrali. È una pagina terribile della chiesa che si è macchiata di delitti orrendi: basta pensare a Giordano Bruno, Michele Serveto, le moltitudini di "streghe", tutti fatti entrare nell'inferno di roghi ardenti perché loro all'"inferno" non credevano più. Chiedere PERDONO non basta affatto (secondo il mio parere). Bisogna istituire anche per gli eretici bruciati vivi un "GIORNO DELLA MEMORIA" per non dimenticare, affinché il fanatismo religioso non abbia più il sopravvento»
«Un luogo tetro senza Dio il cuore di quegli uomini che, consapevoli del potere fuorviante dell'amplesso amoroso con la donna, rifiutavano -e rifiutano- di raggiungere Dio attraverso il sesso. L'agape è amore universale ma l'eros è il completamento dell'esistenza... Versi di notevole impatto!»
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