destionegiorno
Sono un ex insegnante di scuola media (di francese) , e vivo nella cittadina in cui sono nato (a quindici chilometri a nord-est di Napoli) . Da giovane scrissi un centinaio di poesie (quasi tutte adesso da buttare) in versi liberi (e qualcuna anche quasi ermetica) , ma poi, dopo un letargo poetico ... (continua)
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Antonio Terracciano
A assaggiare i prodotti della terra
quella giornata estiva assai invogliava,
con tanta fame che, dopo la guerra,
nelle bocche del popolo albergava.
Per ingraziarsi il suocero futuro,
aveva una mia zia con sé portato
una scorta di fichi, di sicuro
sapore, dal suo fertile contado.
"Io proprio a voi, papà, pensando stavo:
gustate la mia fica profumata!"
"Ti ringrazio, però m’immaginavo
che l’avessi a mio figlio destinata!" |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«E’ la cronaca, abbastanza fedele, di un fatto davvero accaduto in famiglia, poco prima che io nascessi. Mio nonno, marchigiano, dava alla parola "fica" tutt’altra accezione di quella attribuitale, senza nessuna malizia, dalla fidanzata vesuviana del figlio; infatti a Napoli è usuale considerare di genere femminile il frutto del fico.» |
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