Infine... Io di RaggiodiSole (Ribellione)

Ti voglio
oh si
TI VOGLIO
ma per una sola notte
semplicemente SESSO!
Scandalizzato?
Forse...
di certo
c'è solo che non te lo aspettavi
io
dolce e tenera
sentimentale e sensibile
e adesso
così fredda e decisa
sfrontata e pungente
ma è tutto quello che desidero da te:
passione allo stato puro
fiamma che brucia alcool e nulla resta
neppure una minima traccia di cenere
polvere
ricordo...
tutto sarà di nuovo Oblio.
Angelo Nero
Regina delle Tenebre
questo sarò per te
voglio risucchiarti l'Anima dentro alla mia
attraverso i tuoi ossi cavi
spezzarmi le caviglie sui tuoi fianchi
il respiro imprigionarti negli alveoli
ma ricordati...
per stanotte
soltanto io ne avrò la chiave.
Prendere o lasciare.
Mi arrampicherò sulle tue vertebre
e mordendoti le costole
una ad una
lentamente e senza tregua
spalmerò vischio e bacche di pungitopo
strato su strato
pelle e cuoio
e ne farò un tappeto traslucido
intrecciando edere a petali lillà
sbuccerò il frutto della passione
e labbra su labbra
i suoi semi
sparpaglierò assieme
ai semi di mele annurche
sulla terra appena coltrata.
Sindone evanescente
riflessa tra due cristalli
d'opalescente trasparenza
ti osservo felina su pizzi macramè
accarezzando pensieri con ventagli veneziani
vene e resine a defluire nella Via Lattea
su pattini d'oro e gocce di diamante.
Schiaccerò il tuo volto verso la valle
respirando vernici ad olio
che artigli ed ali di falco
hanno dipinto sul ventre di colomba
incidendo rime baciate con il pennino d'argento
papiri in mirabile miniatura
intingendolo negli smalti dei laghi magrebini
delle iridi spalancate sulle guglie d'arcobaleno
che toccano frementi i due Continenti
in stormi di fenicotteri rosa.
Ti piace l'idea?
sorrido indulgente
ti avvicini
con gli occhi ricolmi di brace
indietreggio di un passo
passandoti l'indice sulle labbra
ne assaporo il disegno perfetto
il calore morbido del fiato
mi stringi a te spavaldo
e sicuro del tuo stesso sentire
mi pieghi la schiena
tenendo tra le labbra e i denti
il gambo di una timida margherita
dai petali strappati in un gioco crudele.
Finalmente sei mia ...sei mia... sei mia...
ripeti in una cantilena ossessiva
da bambino capriccioso qual sei
al cospetto
dell'agognato desiderio del momento.
Delicatamente
sfilo dalle tue labbra la margheritina
chiudi le ciglia in un tacito invito
ed io
mi chino e raccolgo i petali
posandoli sul palmo della mano
e li stringo teneramente al mio seno
sorrido lievemente
scendendo con passo di danza
i gradini di travertino tamburato
posso appena udire l'eco dell'ira che ti pervade
è goccia di pioggia carica di sabbia desertica
la sento scivolare sulla cera delle ali dell'Anima:
non mi appartiene.

Un brivido di Compassione
mi percuote il Cuore
...forse...
non l'hai ancora capito:
non mi avrai.
MAI.

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Infine... Io